La tutela della salute dei donatori e dei pazienti, obiettivo primario del Servizio Sanitario Nazionale e dei trasfusionisti, passa necessariamente attraverso lo strumento della sicurezza degli emocomponenti trasfusi (sangue intero, globuli rossi, piastrine, plasma).
Tre le azioni importanti legate alla sicurezza durante le indagini di laboratorio:
Il sangue è composto da elementi di peso diverso
Si procede alla separazione dei elementi mediante centrifugazione, per poi conservarli alla temperatura più idonea al loro mantenimento, pronti per la validazione biologica che li renderà disponibili per l'assegnazione.
Si ottengono così apposite sacche collegate sterilmente alla sacca madre:
Fasi della validazione prima dell'assegnazione
I 3 emocomponenti ottenuti dalla fase di lavorazione possono essere utilizzati solo quando le indagini di laboratorio ne hanno stabilito l'idoneità all'uso.
In laboratorio vengono utilizzate indagini sofisticatissime e di alta sensibilità, comprese quelle in biologia molecolare ed siero-virologici volti a smascherare la possibile presenza di agenti infettanti quali i virus causa di epatite B o C, la lue e l'HIV.
Combinate con l'accurata selezione del donatore e un oculato utilizzo degli emocomponenti, consentono oggi di definire un rischio residuo nell'ordine di una possibile infezione su centinaia di migliaia o addirittura milioni di donazioni.
Il sangue è indispensabile in presenza di condizioni o eventi eccezionali quali terremoti o incidenti, o durante interventi chirurgici ma anche nella cura di malattie gravi quali tumori, leucemie, anemie croniche, trapianti di organi e tessuti
Il sangue, con i suoi componenti, costituisce per molti ammalati un fattore unico e insostituibile di sopravvivenza:
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