Fra gli applausi dei partecipanti, il Segretario Luca Vannelli ha aperto i lavori rivolgendo gli auguri al Presidente regionale Giorgio Groppo di potersi rapidamente ristabilire, auguri cui, portando i saluti dell’AVIS di Biella, si è associato il Vice presidente regionale Claudio Gariazzo. Si è entrati quindi nel vivo dei lavori.
L’intervento di Mauro Battuello e Marco Santamessa “L’organizzazione di un evento promozionale” è partito dal racconto dell’esperienza del progetto sociale “Piazza dei Mestieri” per ripercorrere poi minuziosamente tutti gli elementi e i passi necessari per programmare, organizzare, comunicare, realizzare e rendicontare uno o una serie di eventi promozionali. Fra i tanti aspetti messi in rilievo, l’attenzione da dare al contesto, alle competenze necessarie, alla valutazione dei costi e alla coerenza di ciascun evento con il quadro complessivo delle attività promozionali.
Nel suo intervento “Il dono di sé. Come avvicinare i giovani al volontariato” Laura Fattori è partita dalla diretta esperienza dei partecipanti per poi collegarla al percorso di sviluppo della personalità e alle teorie motivazionali centrate sul percorso psicologico di adolescenti e giovani adulti. Di qui si possono individuare le chiavi per aprire le porte prima al coinvolgimento e poi all’impegno individuale.
Portando l’attenzione direttamente sull’AVIS Regionale Sandro Crestani con “il Progetto promozionale di AVIS Piemonte rivolto ai giovani” ha ripercorso tutti i passi del progetto evidenziando le scelte compiute, le loro motivazioni, il ruolo del Centro Studi e le lezioni apprese, in attesa che “Gli #sdraiati” possano passare alla fase di realizzazione. Per il successo della campagna occorre però anche il fattivo contributo di tutte le realtà regionali.
Nel pomeriggio con l’intervento di Sabina Polidori “Enti del Terzo settore e impatto sociale. La metrica da costruire” si è passati ad esaminare il senso della normativa che prevede l’analisi e la definizione dell’impatto in termini di risultati sul contesto sociale delle azioni delle organizzazioni del terzo settore. Si tratta di produrre metriche di confronto, anno dopo anno dei risultati conseguiti.
La ampia relazione di Rosa Chianese, “Le criticità nella programmazione della raccolta del plasma” ha provato a compiere un’analisi che, partendo dalla contestualizzazione del temine stesso di autosufficienza rispetto al fabbisogno di plasma, ha evidenziato come il sistema trasfusionale italiano, pur fra contraddizioni e criticità, si sia complessivamente mosso nella direzione giusta con la ricerca di efficienza e di un equilibrio fra i diversi aspetti; è però prossimo a un punto di saturazione che, in prospettiva richiederà ulteriori scelte.
L’importanza della dieta mediterranea e della continua attenzione non solo alla dieta ma allo stile di vita e all’esercizio fisico sono stati i messaggi principali dell’intervento di Alessandra Miccono, “Un’alimentazione corretta per un donatore consapevole”.
Il pomeriggio si è concluso con il sentito racconto di Tiziana Tacchini relativo alla propria esperienza di Consigliere Nazionale svolto in più periodi e diversi momenti. Tacchini ha rimarcato la mancanza di serenità all’interno dell’attuale Consiglio Nazionale e il ruolo negativo dell’attuale Segretario nazionale. Non mancano però risorse validissime, fra cui alcune Consigliere.
Tacchini ha poi ricordato alcune iniziative in corso o programmate dall’AVIS nazionale, fra le quali il Convegno commemorativo dei 100 anni di Gianni Rodari. Non è poi mancato anche un accenno all’attività della FIODS all’interno della quale l’AVIS continua a svolgere un ruolo di primo piano.
La mattinata di domenica è stata impegnata a sviluppare il confronto e la riflessione dei partecipanti su due dei temi oggetto delle relazioni del giorno precedente: “Enti del terzo settore e impatto sociale” e “Il dono di sé”.
Sul primo fronte, si è colto come l’analisi dell’impatto sociale sia uno strumento di trasparenza e possa sostenere la visibilità esterna dell’associazione. Importante è perciò la definizione di metriche sostenibili e che consentano un confronto nel tempo dell’andamento dei risultati
Rispetto al secondo tema i partecipanti si sono suddivisi ulteriormente in due sottogruppi, centrati ciascuna su due diverse fasce di età: adolescenti e giovani adulti. Dal primo sottogruppo è venuto il progetto “Dona il tuo meme” da realizzare in ambito scolastico. Il secondo gruppo ha portato la esperienza concreta, sviluppata nel contesto biellese, di felice coinvolgimento e costituzione di un gruppo giovani basato sulla progettualità rispetto a obiettivi concreti.
Claudio Gariazzo ha infine chiuso i lavori evidenziando lo spirito positivo e e la propositività espressa dai partecipanti. La promozione del dono del sangue rimane un impegno condiviso e in cui le esperienze acquisite potranno alimentare ancora il racconto di AVIS. Il percorso continua.
Sandro Crestani
http://www.avispiemonte.it/news/item/1094-corso-di-formazione-di-avis-regionale-piemonte-6-7-luglio-2019#sigProGalleria071464bbcf