È stato eletto sabato 7 giugno durante la prima riunione del rinnovato Consiglio Nazionale. Subentra a Gianpietro Briola e resterà in carica per i prossimi quattro anni.
AVIS Nazionale ha un nuovo presidente: si tratta di Oscar Bianchi, eletto nel corso della seduta inaugurale del nuovo Consiglio Nazionale tenutasi sabato 7 giugno presso la sede dell’associazione in viale Enrico Forlanini 23, a Milano.
Bianchi, 53 anni, sposato e padre di due figlie, prende il posto di Gianpietro Briola dopo aver guidato per due mandati AVIS Regionale Lombardia. Recentemente è stato anche nominato presidente di CSVnet Lombardia, la Confederazione dei Centri di Servizio per il Volontariato del territorio lombardo.
Originario della provincia di Bergamo, Bianchi è laureato in Economia e Commercio e in Giurisprudenza. Attualmente ricopre un ruolo dirigenziale in un importante istituto bancario. Da sempre attivo nel volontariato, ha anche presieduto AVIS Provinciale Bergamo e CSV Bergamo ETS.
Nel suo primo intervento da presidente nazionale, ha dichiarato:
«è con grande emozione che accolgo questa nomina per la quale ringrazio il Consiglio. Sono convinto che il primo passo per costruire insieme una grande associazione sia quello di dialogare e confrontarsi ad ogni livello associativo. L’obiettivo primario per me e per ciascuno di noi deve essere quello dell’unità. Il quadriennio che ci attende sarà caratterizzato dalle celebrazioni per i 100 anni di AVIS, un traguardo che già oggi stiamo tagliando insieme grazie allo spirito di solidarietà e cittadinanza attiva che da quel 1927 ci rende parte di un’unica grande famiglia. Con questo spirito vogliamo portare avanti l’opera di rinnovamento non solo della nostra associazione, ma dell’intero sistema trasfusionale italiano ».
Bianchi ha inoltre sottolineato l’importanza di raggiungere l’autosufficienza nella produzione di farmaci plasmaderivati, considerandolo un obiettivo prioritario da perseguire nel solco dei valori fondanti di AVIS: unità e attenzione verso il prossimo.
«AVIS – ha concluso – è di tutte le donne e gli uomini che ne fanno parte e proprio la sede Nazionale, per prima, è chiamata a preoccuparsi di tutte le realtà che la compongono: da Nord a Sud. Conoscere le necessità di ogni territorio, i desiderata e i progetti che, insieme, possiamo portare avanti con successo sarà il punto di partenza. Mio e di tutti noi».